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- SCARPE BASKET nike air max essential 90 - Zalando.it. Brand New Authentic nike air max essential 90 All Products Have Discounts From 50% To 70% In furgone nell'Italia precaria. Il viaggio degli studenti verso lo sciopero generale - Repubblica.it Studenti durante una lezione ROMA - Un viaggio al di là delle cifre. Per osservare e raccontare in presa diretta la condizione dei diritti, dell’istruzione, delle possibilità d’accesso al mondo del lavoro. Gli studenti italiani si mettono in marcia attraverso il Paese. Perché? Perchè l’Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi vogliono vederci chiaro. E vogliono mostrare all’opinione pubblica cosa si nasconde dietro quei numeri. Dietro il 43% di disoccupazione giovanile, il 12,6% di disoccupazione complessiva, il 18% di abbandono scolastico. Dietro quei due milioni NEET (Not in education, eployment or training) che “non-vivono” nella nazione con la più bassa percentuale di giovani laureati in Europa.Tutto online. E il loro viaggio ha un titolo, “Costruiamo il Futuro. Direzione Diritti", e un itinerario. Da Nord a Sud, da Treviso a Palermo passando per Terni. E una destinazione: il 5 dicembre lo sciopero generale indetto dalla Cgil. Una carovana che attraverserà scuole, spazi sociali, luoghi di lavoro. Per ricucire ciò che resta del tessuto sociale. E sarà tutto documentato: video, interviste, analisi e racconti andranno online, sul sito www.direzionediritti.it. Un diario quotidiano che sarà anche un momento di confronto con professori, analisti, economisti. Per chiedere, al di là del lavoro che si svolge nelle aule, quella dose di conoscenza necessaria per affrontare il futuro.L'itinerario. Si parte il 19 novembre e ci si mette su un furgoncino. Verso Terni, dove la mancanza di una politica industriale italiana si manifesta, da mesi, in tutta la sua drammaticità. Poi a L’Aquila per mettere a fuoco il futuro di coloro che in Italia si ostinano a dedicarsi alla ricerca. A Treviso per raccontare come nascono quegli spazi che si oppongono alla discriminazione in tutte le sue forme. Ancora: Roma per incontrare i precari dello spettacolo, a Padova per ricevere dati e storie sulla quotidiana violenza alle donne, a Firenze per discutere ancora sulla portata del Jobs Act del governo Renzi.Se le riforme non riformano. Il governo, vero polo dialettico dell’azione degli studenti. “Ci propongono riforme in nome dei giovani e degli studenti, ma i provvedimenti che vengono portati avanti, dal Jobs Act alla Legge di Stabilità, non intervengono davvero per migliorare la nostra condizione”, dice Gabriele Scuccimarra dell’Unione degli Universitari. Che punta il dito sui voltafaccia, sulle promesse “di confronto” mancate. Poi la sovrapposizione di un modello aziendale alla scuole italiana. “Si cerca di imporre una logica di competizione ed esclusione mascherandola dietro una presunta meritocrazia. Esistono però una pluralità di realtà studentesche, sociali, culturali e sindacali, che portano avanti esperienze innovative di mutualismo, rappresentanza, creazione di spazi sociali. E che hanno idee e proposte per il lavoro, l’istruzione, l’economia del nostro Paese”, dice Albero Irone della Rete degli Studenti Medi.L'appello. Un percorso che non sarà solo di accumulazione dati. Gli studenti viaggeranno con un loro appello negli zaini. Proposte che si muovono da un principio: ricucire, mettere in sicurezza la solidarietà sociale, cercare il confronto e il dialogo sempre e comunque. Nel loro appello c’è scritto chiaro: “Il rischio concreto è di aumentare ulteriormente la distanza tra decisori politici e società, indebolendo la democrazia, delegittimando le parti sociali e svuotandone il ruolo di rappresentanza di interessi collettivi e mediazione dei conflitti sociali”.Viaggio da seguire. E la possibilità è quella di assistere e partecipare al cammino di una generazione a cui non va di essere ricordata solo come quella che assiste in diretta alla “chiusura dell’orchestra sinfonica nazionale di Atene, al licenziamento degli artisti dell’Opera di Roma, ai crolli di Pompei, ai continui disastri ambientali e al dissesto dei nostri territori”. Una generazione che chiede a chi la rappresenta di mettere in discussione il dogma del rigore, la dottrina dell’austerity. Perché questa economia colpisce soprattutto “la Cultura e la Scienza”, le uniche possibilità che questa generazione ha di uscire dalla crisi..
Tezenis: con 40 euro di spesa in regalo la Summer Bag nike air max essential 90 , Euro2016, Belgio bloccato dal Galles: paura per Mertens. L'Olanda ne fa sei e scaccia la crisi - Repubblica.it BRUXELLES - Mezzo passo falso del Belgio nelle qualificazioni a Euro 2016. I diavoli rossi del ct Wilmots pareggiano 0-0 a Bruxelles contro il Galles di Gareth Bale. Attimi di paura per Dries Mertens: entrato in campo al 73′ al posto di Origi, l'attaccante del Napoli è crollato al suolo, privo di sensi, dopo un violentissimo scontro aereo con George Williams. Immediato l'intervento dei medici mentre il calciatore belga si riprendeva prima di essere portato fuori in barella (al suo posto Januzaj) e con un collarino tra gli applausi del pubblico di Bruxelles. Mertens trascorrerà 24 ore in osservazione in ospedale. Sottoposto a una tac, gli esami hanno evidenziato un trauma cranico ma sono state escluse lesioni: lo fa sapere il Napoli attraverso il sito internet del club. Poi lo stesso giocatore ha tranquillizzato tutti con un tweet: "Sto bene, grazie per il supporto".Nel Gruppo B è quindi Israele a comandare a quota 9 punti, dopo il netto 3-0 rifilato alla Bosnia: a segno Vermouth, Damari e l'ex Palermo Zahavi. Valanga Cipro su Andorra (5-0), ciprioti che scavalcano momentaneamente anche il Belgio.GOLEADA OLANDA - Guus Hiddink salva la panchina dell'Olanda grazie alla goleada (6-0) sulla Lettonia. Reduce dalla sconfitta in amichevole contro il Messico e con una classifica nel girone A tutt'altro che rassicurante, l'Olanda scaccia gli incubi grazie ai propri fuoriclasse. A segno, infatti, con una doppietta Robben e Huntelaar, oltre alle reti di van Persie e Bouma. Il raggruppamento è comunque dominato dalla Repubblica Ceca, che va sotto in casa contro l'Islanda ma riesce a ribaltare il risultato. Il 2-1 finale lancia in vetta Cech e soci, a punteggio pieno dopo quattro giornate: Islanda seconda a quota 9, Olanda a 6. Prova a rialzarsi la Turchia, che trascinata da Burak Yilmaz supera il Kazakistan. Olanda-Lettonia: Van Persie apre le marcature Condividi NORVEGIA OK - Nel girone H, quello dell'Italia, successo in trasferta della Norvegia 1-0 in Azerbaijan (decisivo il gol al 25′ di Nordtveit). Gli scandinavi così sono in piena corsa per la qualificazione, avendo raggiunto i 9 punti in classifica, uno in meno di Italia e Croazia. La sorpresa arriva da Malta, che ferma sull'1-1 la Bulgaria e ottiene il suo primo punto. nike air max essential 90,Le Chameau: gli stivali anti-pioggia di Kate Middleton
Buy online nike air max essential 90, Femminicidio, 2013 anno nero: "Ogni due giorni uccisa una donna" - Repubblica.it Un allestimento contro la violenza sulle donne, in piazza Castello, a Torino ROMA - Con 179 donne uccise, il 2013 è stato l'"anno nero" per il femminicidio nel nostro Paese, il più cruento degli ultimi sette, con un incremento del 14% rispetto al 2012. E' uno dei dati contenuti nel secondo Rapporto Eures sul femminicidio in Italia, secondo cui l'anno passato ha presentato la più elevata percentuale di donne tra le vittime di omicidio mai registrata in Italia, pari al 35,7% delle vittime totali (179 sui 502): nel '90, le donne uccise erano appena l'11,1% delle vittime totali. Sempre nel 2013, quasi il 70% dei femminicidi è avvenuto in famiglia, il 92,4% per mano di un uomo. Boom di casi in Campania e nel Lazio. Un bollettino 'di guerra' che nelle cronache dei siti internet, dei giornali e dei tg passa ormai quasi inosservato. Nel 2013 il sud diventa l'area a più alto rischio (75 vittime ed una crescita del 27,1% sull'anno precedente), anche a causa del decremento registrato nelle regioni del nord (-21% e 60 vittime), ma è il centro a presentare l'incremento più consistente (+100%), passando le donne uccise da 22 a 44: i casi crescono nel Lazio (da 9 a 20), in Toscana (da 6 a 13), in Umbria (da 3 a 6) e nelle Marche (da 4 a 5). Proprio il Lazio, insieme alla Campania, presenta nel 2013 il più alto numero di femminicidi tra le regioni italiane (20): seguono Lombardia (19), Puglia (15), Toscana (13), Calabria e Sicilia (entrambe con 10 vittime). La graduatoria provinciale vede ai primi posti Roma (con 11 femminicidi nel 2013), Torino (9 vittime) e Bari (8), seguite, con 6 vittime, da Latina, Milano, Palermo e Perugia.FOTO Piazza Montecitorio in rosso contro il femminicidioNel 66,4% vittime del coniuge. Spesso è la famiglia 'la trappola' che imprigiona queste donne. Anche l'anno scorso, in 7 casi su dieci (68,2%, pari a 122 in valori assoluti) i femminicidi si sono consumati all'interno del contesto familiare o affettivo, in coerenza con il dato relativo al periodo 2000-2013 (70,5%). Se l'autore risulta essere quasi sempre un uomo, sono le trasformazioni e le dinamiche del rapporto di coppia a spiegare il maggior numero dei casi. Nel 2013, infatti, il 66,4% delle vittime è stata uccisa coniuge, dal partner o dall'ex partner (81 vittime su 122). Matricidi per ragioni economiche. Anche per effetto del perdurare della crisi, si rileva un forte aumento dei matricidi, spesso compiuti per "ragioni di denaro" o per una "esasperazione dei rapporti derivanti da convivenze imposte dalla necessità": sono 23 le madri uccise nell'ultimo anno, pari al 18,9% dei femminicidi familiari, a fronte del 15,2% rilevato nel 2012 e del 12,7% censito nel 2000-2013.Omicidi a mani nude. Se le armi da fuoco si confermano come strumento principale negli omicidi in genere (45,1% dei casi, contro il 25,1% dalle armi da taglio), nei femminicidi la gerarchia degli strumenti si modifica significativamente. Sconcerta il fatto che sono gli omicidi "a mani nude, espressione di un più alto grado di violenza e rancore", a rappresentare complessivamente lo strumento più ricorrente (51 le vittime, pari al 28,5% dei casi), nelle tre forme delle percosse (5,6%), dello strangolamento (10,6%) e del soffocamento (12,3%). Di poco inferiore la percentuale di quelli con armi da fuoco (49, il 27,4% del totale) e da taglio (45 vittime, pari al 25,1%), cui seguono quelli compiuti con armi improprie (21 vittime, pari all'11,7%) o con altri mezzi (13 vittime, pari al 6,1%).Cresce l'età delle vittime. Accanto alle modificazioni territoriali, il 2013 rileva anche una crescita dell'età media delle vittime di femminicidio, passata da 50 anni nel 2012 a 53,4. E con l'età media cresce anche la percentuale delle vittime di femminicidio in condizione non professionale (dal 54,8% del 2012 al 58,1%), confermandosi le pensionate (35,5% del totale) le vittime prevalenti, seguite da casalinghe e disoccupate (15,1%), impiegate e lavoratrici dipendenti (9,9%) e domestiche, colf e badanti (9,9%).Gelosia. E' il tarlo della gelosia a spiegare la percentuale più elevata di femminicidi (il 30,3% di quelli familiari, pari a 36 in valori assoluti), seguiti da quelli scaturiti da conflitti e dissapori quotidiani (21 vittime, pari al 17,6%). I "femminicidi del possesso" conseguono generalmente alla decisione della vittima di uscire da una relazione di coppia: sono oltre 330 le donne uccise in Italia, dal 2000 a oggi, per aver lasciato il proprio compagno.Vittime lasciate sole. Il rapporto Eures sottolinea infine anche "l'inefficacia e inadeguatezza della risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle donne vittime di violenza all'interno della coppia, visto che nel 2013 ben il 51,9% delle future vittime di omicidio (17 in valori assoluti) aveva segnalato/denunciato alle Istituzioni le violenze subite". nike air max essential 90 Drammatico schianto in Calabria: 6 morti in due auto. Una cade in un burrone - Repubblica.it La zona dove è avvenuto l'incidente, vicino a Cinquefrondi REGGIO CALABRIA - Sei persone sono morte in un drammatico incidente stradale in provincia di Reggio Calabria. Si sono quasi completamente disintegrate le due automobili che si sono scontrate. La tragedia è avvenuta su un viadotto della statale Jonio-Tirreno, nei pressi di Cinquefrondi. L'impatto tra la Yaris ed una Mini Cooper, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia stradale, è stato violentissimo ed ha provocato la morte delle sei persone che sono decedute all'istante. Delle sei vittime quattro erano a bordo della Mini Cooper e le altre due era nella Yaris. A causa dello scontro la Yaris è caduta in un burrone profondo una quarantina di metri.Sul posto sono intervenute numerose pattuglie della polizia stradale, squadre dei vigili del fuoco, dell'Anas e medici del servizio 118. Gli agenti della stradale, diretti dal Pm di turno della Procura di Palmi, Rocco Cosentino, hanno avviato le verifiche per accertare le cause e l'esatta dinamica dell'incidente. L'attenzione si sta concentrando in modo particolare sulla velocità tenuta dalla Mini Cooper. Alcuni testimoni hanno avuto modo di vedere il luogo dell'incidente hanno riferito di una "scena drammatica. Sembrava l'inferno".Saranno necessari tempi lunghi prima di poter identificare le sei vittime. Gli agenti della polizia stradale devono ricostruire la dinamica e le cause dello schianto. Le operazioni sono difficili anche perché i due mezzi sono andati completamente distrutti e non sono stati rintracciati i documenti dei passeggeri. Sono in corso verifiche per cercare di accertare la velocità delle due auto. Secondo quanto si è appreso il contachilometri della minicooper si sarebbe bloccato ad una velocità elevata. Si sta verificando se quella indicata dal chilometri è realmente la velocità avuta. Dai primi accertamenti, sembra che le due automobili sarebbero intestate a persone residenti in due comuni della fascia Jonica reggina.Altro drammatico incidente si è verificato oggi a Salerano sul Lambro (Lodi), dove una bimba di 4 mesi è morta, dopo essere stata sbalzata dall'auto dei genitori che si è scontrata con la macchina di un pensionato. Un ragazzo di 18 anni è morto ed altri quattro giovani, tutti di età tra i 15 e 18 anni, sono rimasti feriti in uno scontro a Poggio Torriana (Rimini).