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- SCARPE BASKET quanto costano le air max - Zalando.it. outlet online store offer you low price quanto costano le air max with up to % 80 off Gender gap: in Italia soffrono di più le impiegate. Guadagnano 3mila euro meno dei colleghi - Repubblica.it MILANO - La nona edizione del Global Gender Gap Report, uno studio che prende in considerazione la partecipazione femminile alla vita economica e lavorativa in 142 paesi, ha posizionato l'Italia in coda alla classifica che riguarda la partecipazione alla vita politica ed economica. Se dal punto di vista dell'accesso all'istruzione e alle cure mediche è vero che i gap sono ormai ridotti quasi ovunque, se si parla di remunerazioni non è altrettanto vero. La disparità di genere. Su quest'ultimo aspetto l'Italia si conferma il fanalino di coda dei paesi industrializzati: ultimo in Europa, 114esimo nella classifica generale, 129esimo per quanto riguarda l'uguaglianza salariale a parità di mansioni e con raggiungimento della piena parità adesso solo, forse, tra 81 anni. L'Osservatorio di JobPricing ha voluto indagare dove si trovino le maggiori differenze tra retribuzioni maschili e femminili, elaborando una panoramica sulla differenza di genere nei quattro principali livelli di inquadramento (Dirigenti, Quadri, Impiegati, Operai), in riferimento ai lavoratori dipendenti in aziende private. Come si può vedere nella tabella, esiste un divario del 7,2% nelle retribuzioni medie, con gli uomini che guadagnano circa 2.000€ in più delle donne. Il divario maggiore si riscontra nelle retribuzioni degli impiegati, con oltre 3.000€ in meno percepiti dalle donne e un delta che supera il 10%. Significativo anche il divario tra le retribuzioni dei dirigenti: anche in questo caso la parità di genere sembra essere un traguardo lontano, dato che le donne nelle posizioni più alte delle gerarchie aziendali guadagnano pur sempre 8.000€ in meno dei colleghi maschi. Una quasi parità si trova solamente tra i quadri, dove si registra lo scostamento minore (5,4%). Partendo dalla fonte dei dati Istat, l'Osservatorio di JobPricing è andato a indagare anche come sia cambiata la presenza femminile sul mercato del lavoro nell'ultimo decennio, in riferimento sempre alle forme di lavoro dipendente nell'ambito di aziende private: In generale, tra il 2004 e il 2013 si nota un aumento di tre punti percentuali nel numero di donne occupate (42% nel 2004 e 45% nel 2013) e una diminuzione equivalente della percentuale degli occupati maschi (58% del 2004 contro 55% del 2013). Si evince che la disparità di genere in Italia non riguarda solo l'aspetto retributivo, ma anche le opportunità per le donne di arrivare in posizione di potere: infatti l'inquadramento in cui si nota lo sbilanciamento maggiore nella composizione per genere è quello dei dirigenti, con il 71% di uomini e il 29% delle donne; anche la composizione dei quadri è nettamente sbilanciata a favore degli uomini, mentre la presenza femminile maggiore si riscontra tra gli impiegati, che si presentano con una ripartizione per genere più omogenea e a maggioranza femminile (nel 2013 42% di uomini e 58% di donne). Uno scostamento significativo si nota anche tra gli operai (64% di uomini contro il 36% di donne lo scorso anno), ma in questo caso il dato è da attribuire, più che a una questione di pari opportunità nell'accesso al lavoro, al carattere prettamente maschile di queste professioni, spesso fisicamente troppo pesanti e usuranti per le donne. Il fatto che le donne nel nostro paese ancora fatichino a fare carriera emerge anche dall'aggregazione dei dati per inquadramento: tra gli occupati come dirigenti o quadri solo il 38% sono donne (contro il 62% degli uomini), mentre questo divario è nettamente minore tra gli occupati come impiegati o operai, per i quali le percentuali sono pressoché omogenee (54% di uomini e 64% di donne)..
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Nazionale, Conte: "Siamo visti come un fastidio e nessuno ci aiuta. Sono solo, non sto qui a perdere tempo" - Repubblica.it Antonio Conte(lapresse) GENOVA - "Sono solo, ma non resto a perdere tempo. Difendo un prodotto in via d'estinzione. Basta parlare Di Balotelli, abbiamo tanti altri problemi". Antonio Conte è un concentrato di polemiche nel post partita di Genova dove l'Italia ha battuto l'Albania: ''Sono passati tre mesi, e comincio ad avere le cose abbastanza chiare. Tutti dicono che il momento è difficile, che bisogna cambiare. Poi ti giri, e vedi che sei solo. Su 6 partite ne abbiamo vinte 5 e pareggiata una. C'è chi può storcere la bocca o meno ma noi continuiamo a lavorare con ragazzi che lavorano per restare nel circuito della Nazionale. Noi dobbiamo stare zitti e lavorare. Mi è piaciuta molto la partita, abbiamo giocato contro una squadra che ha schierato i titolari e che ha pareggiato con la Francia e battuto il Portogallo. Armiamoci, giovani e vecchi, non ci aiuta nessuno e dobbiamo fare da soli. Stiamo lavorando su tutti, dovete avere pazienza e fare lavorare le persone. Dovete avere pazienza". Italia-Albania, il film della partita Ancora innervosito per le critiche piovutegli addosso dopo il pari con la Croazia, Conte è quindi tornato a chiedere un maggiore aiuto per la sua Nazionale anche da parte dei club. Il prossimo appuntamento ufficiale è a marzo. "Cercheremo di lavorare, fare qualche riunione un po' per capire com'è la situazione in generale. Vedo troppe parole e pochi fatti. Sono venuto con grande voglia di lavorare, è l'unica cosa che so fare. Devo essere messo nelle condizioni di farlo: se mi sopportate così bene, altrimenti diventa un problema, un problema serio... La nazionale è vista solo come un fastidio, se poi viene dopo tutto allora mettiamoci la mano sulla coscienza. Sono solo e non sto qui a perdere tempo".''Prima ero allenatore di club e vedevo solo le mie cose, ora la prospettiva è diversa'', prosegue il ct che precisa di non avercela con la Federcalcio, ''Ha cominciato un lavoro e anche ascoltandomi mi auguro faccia qualcosa di positivo''. Non è disposto a fare nomi ''di x o di y, perche' parlo di tutti, e chi vuole intendere intenda''. Chiusura, ancora a toni alti, su Balotelli: "Trovo ancora ridicolo e assurdo che con tutto quel che succede, che con tutti i problemi che ci sono, si parli ancora di Balotelli, se va in discoteca o no, Ora vediamo se l'Italia è davvero amata come dicono. Sto cercando di riformare un prodotto in via di estinzione, e voi vedete solo Balotelli. Non ho la bacchetta magica, so solo lavorare, lavorare, lavorare. Sapete tutti che sono un tipo che non le manda a dire: alle volte si mette la testa sotto la sabbia per non vedere i problemi. Ma io non sono venuto qui per perdere tempo''.Italia-Albania, Cana autografa la bandiera dell'invasore Tra i più soddisfatti, Stefano Okaka, che bagna l'esordio con la rete: "Anche senza la deviazione sicuramente entrava... Pensavamo di vedere tutte bandiere azzurre e invece erano tutte albanesi - ha detto l'attaccante della Sampdoria. E' stata una bella giornata di festa e l'Italia da questo punto di vista sta crescendo. Vuol dire che gli albanesi si sono integrati bene a Genova". Mihajlovic ha avuto un ruolo importante nella sua rinascita: "Penso che sia stato fondamentale per me, fin dal primo giorno abbiamo avuto un rapporto padre-figlio, mi ha cambiato sotto tanti punti di vista e riesce a farmi dare il massimo trattandomi da persona onesta, lo ringrazierò per sempre perchè mi ha rilanciato nel grande calcio - aggiunge Okaka -. Ho perso 5-6 anni? Ho iniziato a giocare a 15 anni, a 20 anni per qualcuno ero già vecchio...Ma mi è servito anche questo".Bonucci invece torna sulle dichiarazioni rese prima della gara da Conte: "Quanto detto è la realtà dei fatti. Il mister conosce il calcio italiano andando in giro e di sicuro serve pazienza, stasera c'era la possibilità di testare tantissimi giocatori che hanno risposto alla grande. E' un motivo in più per dare fiducia a questo progetto che con un allenatore come Conte farà tornare l'Italia forte. E' difficile entrare nella testa del ct, ma se posso dire la mia è vero, e lo confermano le statistiche, che gli italiani in campo sono pochi e un ct fa fatica a trovare giocatori validi, alternative valide perchè l'Italia torni a essere la squadra che tutti temevano. Ma - prosegue il difensore della Juventus, stasera capitano azzurro - con Conte c'è un progetto importante, un gioco, un'organizzazione, e questo è l'obiettivo da perseguire. Non è facile, se la giocano tutti. L'obiettivo è qualificarci agli Europei, sicuramente ci riusciremo, e quando siamo qui calarci nella mentalità del mister, che è correre e sacrificarsi l'uno per l'altro".DE BIASI: NON ERAVAMO AL MEGLIO - Alla guida dell'Albania c'è l'italiano Gianni De Biasi, comunque soddisfatto della prova della sua squadra. ''Non eravamo in condizione ottimale come venerdì, giocare dopo quattro giorni e con i viaggi che sembravano un'odissea non ci ha aiutato: non avevamo energia per mettere in campo quello che facciamo solitamente ma penso che i ragazzi non abbiano demeritato. I nostri obiettivi? Sappiamo che la strada da fare è ancora molta, siamo in un girone difficile con squadre che hanno giocatori di altissimo livello. Se ci ridaranno quello che ci spetta di diritto contro la Serbia possiamo sperare nei playoff arrivando terzi nel girone. Stasera è stata una buona festa di calcio, in tutti i paesi troviamo sempre tanti tifosi albanesi''. quanto costano le air max , Una scarpa al giorno: Melissa per Jason Wu quanto costano le air max,Zalando e Topshop: presto un'attesissima collaborazione!
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